Mistero sul Po

É la mattina del 4 aprile 2022, sulle sponde del fiume Po, precisamente nella città veneta di Occhiobello, in provincia di Rovigo. Un dipendente dell’Aipo (Agenzia Interregionale per il Fiume Po) si trova a bordo di un motoscafo con un suo collega, mentre svolge il suo abituale compito di controllo della sicurezza idraulica del territorio, avvolto nel freddo clima mattutino della pianura. Il suo nome è Davide Martini, 56 anni, tecnico dell’agenzia da più di trent’anni (come lui stesso riporta).

I due uomini, osservando e studiando attentamente il fenomeno di secca del fiume, evento piuttosto frequente nelle ultime settimane a causa dell’elevata siccità, si imbattono nella vista di un borsone nero, in lontananza sulla riva, nascosto da alcuni sassi e ciottoli portati dal fiume. Di fretta, approdano sulla sponda e si avvicinano cautamente all’oggetto misterioso. Martini stesso racconta di aver intravisto alcuni brandelli di vestiti con paillettes e lembi di pelle fuoriuscire da una rottura laterale del tessuto della sacca. Realizzando la gravità della situazione, essi chiamano immediatamente i carabinieri, i quali si precipitano sul luogo dell’omicidio, seguiti dai colleghi della scientifica. [1]

Il pesante borsone nero di yuta viene aperto e un corpo mutilato e decapitato viene riportato alla luce. Secondo il medico legale, come riporta Il Fatto Quotidiano, giornale italiano di informazione nazionale, “la data dell’omicidio risalirebbe ad un intervallo che va da una a tre settimane dal giorno in cui è stato rinvenuto”. L’autopsia ha avuto difficoltà ad identificare il corpo, a causa della testa mozzata e della sua prolungata permanenza in acqua, tuttavia è certo che il cadavere appartenga ad una giovane donna sulla trentina, di etnia bianca. Varie ipotesi sono state avanzate per il riconoscimento della donna e, dopo aver scartato alcune supposizioni in seguito alla stima temporale effettuata dal medico legale, inizialmente la più gettonata tra esse sembrava essere il nome di Andreea Rabciuc. [2] Andrea era una ragazza rumena di 27 anni, campionessa di tiro a segno, scomparsa nella notte tra l’11 e il 12 marzo, dopo aver preso parte ad un festa in un casolare, nell’area di Ancona.[3]

La ragazza, capelli tinti di blu e profondi occhi scuri, presentava diversi tatuaggi sulle mani, dettaglio decisivo durante il processo di autopsia del corpo, “se non fosse che il corpo affiorato dal Po è privo sia del capo che delle mani.” riporta Il Fatto Quotidiano.[4]

Effettivamente, la donna presenta sia le mani che la testa amputate, entrambe non ancora rinvenute, e la causa della morte è dovuta a molteplici ferite da arma da taglio, probabilmente un coltello. Ciò nonostante, la corrispondenza del corpo ritrovato con la giovane Andreea Rabciuc è già stata esclusa dalle forze investigative del caso.

Nei giorni seguenti, un ulteriore nome è stato avanzato, quello di Isabella Noventa, una signora di 55 anni uccisa nel gennaio del 2016 nei pressi di Padova, il cui corpo non è mai stato rinvenuto. Isabella era stata precedentemente assassinata dall’ex fidanzato, in complotto con la sorella e con l’amante di lui; inoltre, l’arma e il cadavere della donna non sono mai stati recuperati. Si presupponeva quindi che il ritrovamento sulla riva del Po potesse essere, in qualche modo, collegato ai fatti dell’omicidio di Isabella accaduto nella notte tra il 15 e il 16 di gennaio del 2016. Ma l’autopsia ha scartato anche questa nuova possibilità. [5]

Come afferma Il Giornale.it Saranno determinanti gli esami anatomopatologi sul cadavere che verranno effettuati presso l’ospedale di Rovigo, poi si passerà alla verifica delle banche dati delle persone scomparse e dei casi di omicidio e femminicidio in cui non sono stati trovati i corpi delle vittime. Lo studio delle correnti del Po, in particolare quelle nei pressi di Occhiobello, fa pensare che la sacca possa essere stata gettata in acqua in un punto lontano dal luogo da dove è stata trovata, anche da altre province, e molto tempo fa. Per questo i carabinieri di Rovigo hanno allertato tutti i comandi e le stazioni delle forze dell’ordine a monte del Po rispetto al luogo del ritrovamento.” [6]

Infine, le forze dell’ordine e i colleghi della scientifica hanno reso pubbliche fotografie degli abiti ritrovati nel borsone nero, nella speranza che qualcuno possa riconoscerli e fare luce su questo mistero. [7]

Martini, il dipendente dell’Aipo, confessa che anche in passato era stato testimone di un altro rinvenimento. Lavorava, una ventina di anni prima, in provincia di Mantova ed un giorno aveva scovato il corpo di un uomo impigliato tra i cavi, con i piedi legati. Martini lavorava come impiegato ad una draga, un galleggiante mobile con una macchina addetta all’escavazione subacquea di fondali di porti, fiumi, canali o laghi, con l’obiettivo di renderli più profondi e facilitare il passaggio di navi ed altre imbarcazioni marittime. [8] Egli ricorda di aver avvertito i carabinieri della zona e i vigili del fuoco e le successive ricerche hanno rivelato che si trattasse di un barista ucciso e scomparso verso il mese di agosto dell’anno prima. [9]

 

Fonti:

 

[1], [9]  Il Resto Del Carlino, “Cadavere nel Po, l’uomo che l’ha trovato: “Rivivo l’incubo di 25 anni fa”,

 https://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/cronaca/cadavere-po-incubo-1.7566556

 

[2], [4]  Il Fatto Quotidiano, “Cadavere ritrovato nel Po, nuova pista: Andreea Alice Rabciuc, campionessa di tiro a segno, scomparsa l’11 marzo dopo una festa”, https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/04/08/cadavere-ritrovato-nel-po-nuova-pista-andreea-alice-rabciuc-campionessa-di-tiro-a-segno-scomparsa-l11-marzo-dopo-una-festa/6552965/

 

[3]  Fanpage.it, “Il cadavere ritrovato nel Po non è quello di Andreea Alice Rabciuc”, https://www.fanpage.it/attualita/cadavere-ritrovato-nel-po-i-dubbi-sulla-nuova-pista-che-porta-a-andreea-alice-rabciuc/

 

[5], [7] Fanpage.it, “Il mistero del cadavere del Po: diffuse le foto degli abiti per identificare la vittima”, https://www.fanpage.it/attualita/il-mistero-del-cadavere-del-po-diffuse-le-foto-degli-abiti-per-identificare-la-vittima/

 

[6] Il Giornale.it, “Il giallo del borsone nel Po riaffiorato con un cadavere. “È una donna fatta a pezzi”, https://www.ilgiornale.it/news/politica/giallo-borsone-nel-po-riaffiorato-cadavere-donna-fatta-pezzi-2024018.html

 

[8] Wikipedia, Definizione di “Draga”, https://it.wikipedia.org/wiki/Draga

 

Elisabetta Bellei

 

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