POSSIBILITÀ CONCRETE DI UN VACCINO?

Proprio così. Sembra infatti che si inizi a vedere la luce in fondo al tunnel, la fine di questa delicata e brutta situazione. Dopo mesi chiusi in casa, incollati al televisore per inghiottire quante più informazioni possibili, parrebbe che sia stata finalmente imboccata la strada giusta per trovare e diffondere il vaccino contro il Covid19.

La notizia arriva dagli Stati Uniti, in particolare dal ricercatore Moncef Slaoui. Di origini marocchine, ha completato il suo percorso di studi in Belgio dove ha ottenuto il dottorato di ricerca in Immunologia e Biologia molecolare. A quel punto si è trasferito negli Stati Uniti dove si è iscritto alla facoltà di Medicina ad Harvard e alla Tufts University. Il suo percorso viene accelerato ulteriormente quando gli viene conferito il MBA (Master of Business Administration) dall’Istituto Internazionale per lo Sviluppo in Svizzera.

Nel 1988 diventa capo della divisione dei vaccini al GlaxoSmithKline.

Proprio grazie alla sua carriera eccelsa, il Presidente americano Donald Trump, il 15 maggio, gli ha conferito il compito di guidare la squadra ( L’operation Warp Speed) che ha il compito di accelerare la ricerca del vaccino contro il Covid19, attraverso il generoso investimento di 1.2 miliardi di dollari e una prima diffusione di 100 milioni di dosi a novembre 2020. Seguita da una successiva da 200 milioni di dosi a dicembre e da 300 milioni entro gennaio.

Moncef Slaoui, diventato Dr Covid, durante la conferenza stampa, ha spiegato con parole sincere e chiare che seppur l’impresa possa sembrare titanica, è positivo sulla sua riuscita.

Che sia finalmente la volta buona?

Qualunque sia l’esito, non ci resta che augurare a lui e a tutto il team di ricercatore un buon lavoro e una buona fortuna.

Selma Boukaid

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