5 motivi per cui Naruto è educativo

In molti anime come Naruto o Dragonball gli elementi principali sono pressochè sempre gli stessi: un protagonista buono con un determinato obiettivo, combattimenti che all’inizio sembrano più riunioni degli alcolisti anonimi (i due avversari si presentano e si spiegano i propri problemi a vicenda), ma che poi si trasformano in battaglie epiche che l’apocalisse gli fa un baffo.

Ma a parte questo, avete mai pensato al fatto che gli anime possano essere educativi?

Io evidentemente sì – e forse anche un po’ troppo, visto che vi trovate a leggere un articolo in proposito… in ogni caso, ecco qua 5 motivi per cui secondo me Naruto insegna dei valori da cui prendere validamente spunto:

  1. LA CRESCITA DEL PROTAGONISTA

Nella primissima stagione di Naruto troviamo un ragazzino biondo, incorreggibile e ribelle, che non manca mai di combinarne un’altra delle sue, finendo sempre per farsi odiare o deridere dagli altri. Tuttavia col tempo cambia, diventando sempre più maturo e responsabile: inizia così ad essere sempre più rispettato e amato.

Lezione? La crescita e la maturità non sono unicamente frutto del passare del tempo: per ottenerle devi renderti conto dei tuoi limiti ed imparare dai tuoi errori. Non puoi pretendere di essere perfetto, ma di essere migliore. Solo in questo modo otterrai anche fiducia e rispetto da parte degli altri.

  1. AVERE UN OBIETTIVO DA RAGGIUNGERE

Chi ha visto Naruto sa bene che quest’ultimo non manca mai di ricordare a se stesso e agli altri il suo obiettivo: diventare Hokage (letteralmente “ombra del fuoco”: così è chiamato il leader del Villaggio della Foglia). Alla fine ovviamente ci riesce (anche perché dopo ventordicimila stagioni ci saremmo arrabbiati, e non poco, se ciò non fosse successo). Ma a parte il generoso contributo di Kurama, una volpina a nove code nella sua pancia che lo rende praticamente superman, naruto riesce a raggiungere il suo obiettivo soprattutto grazie al duro lavoro e a una buona dose di determinazione (d’altra parte, il rasengan non lo si impara stando a pettinare le bambole).

Lezione? Fai come Naruto: poniti un obiettivo da raggiungere, sii determinato, lavora sodo e impegnati. Vedrai che alla fine lo raggiungerai.

  1. L’AMICIZIA

Naruto, come anche altri personaggi, è un’amico leale che farebbe di tutto pur di proteggere chi ama, anche a costo della sua vita. Infatti quando Sasuke, uno dei suoi più cari amici, smarrisce la retta via, Naruto promette a Sakura e a se stesso di riportarlo indietro a tutti i costi.

Lezione? Fai come Naruto: sii buono e aiuta i tuoi amici, loro faranno lo stesso e ti apprezzeranno ancora di più.

  1. DIVENTARE IL PIU’ FORTE

Sì, d’accordo, stiamo parlando di un anime di fantasia ed è ovvio che nessuno diventi da un giorno all’altro un ninja esperto di arti marziali/illusorie/magiche, ma il principio è quello: Naruto all’inizio non è al livello degli altri, tanto meno a quello di Sasuke. Tuttavia, attraverso un lungo viaggio (di ottomila stagioni, che manco l’Odissea) diventa estremamente forte, anzi, il più forte: anche dopo tutte le sconfitte e gli insulti impara a rialzarsi fregandosene del giudizio altrui, continuando a lottare per ciò in cui crede e, alla fine, dimostra il suo vero potenziale.

Lezione? Fai come Naruto: fregatene del giudizio degli altri, non darci peso e non abbatterti, credi in ciò che fai. Solo così diventerai più forte. E non temere di coltivare la tua unicità: sarà ques’ultima a renderti la versione migliore di te stesso.

  1. IL TEMPO

In che senso? Prendendo sempre in esame Naruto, soprattutto all’inizio, ci si accorge di quanto lui sia impaziente: agli albori del suo allenamento, quando Kakashi fa eseguire al trio (formato da lui, Sakura e Sasuke) la prova dei campanelli, Naruto pretende da subito di riuscire a prenderli, sforzandosi invano. Stessa cosa più avanti: pensa sempre di riuscire a fare le cose fin da subito, come se fosse un bambino prodigio, accorgendosi solo in seguito della necessità di tempo per imparare.

Lezione? Fai come Naruto: impara ad essere paziente, non tutto ti è dovuto: solo con tempo, fatica e tenacia si ottengono buoni risultati. Non pretendere di riuscirci al primo colpo.

 

Molto spesso la vita ci pone di fronte a situazioni difficili, sfide, competizioni.

Sta a noi decidere se e come superarle. Sta a noi decidere se imparare dai nostri errori o perseverare imperterriti nella direzione sbagliata, pur sapendo qual è quella giusta. Sta a noi decidere se crescere, e come farlo. Sta a noi decidere se superare i nostri limiti e “combattere le nostre battaglie”, oppure rifugiarci in una passività inerte.

Sta a noi decidere che strade percorrerà la nostra vita.

E questo è un diritto inalienabile, ma anche un dovere.

 

Dalila Froni

 

 

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