Rubrica #Quarantenaunimore di Chiara Tornesello

Quello che stiamo vivendo in questo periodo difficile, non è un qualcosa che può essere affrontato da chiunque. Siamo diversi: sì, il mondo è bello perché è vario, ma come poter dire delle cose che valgano per ogni singola persona? Non a tutti basta sentire “ andrà tutto bene “,perché c’è chi vuole sentirsi veramente al sicuro.

 C’è chi è lontano dalla propria famiglia, chi ha perso delle persone care e c’è chi è in salute ma infelice, ogni giorno. Alcune volte non bastano le parole, ma vogliamo sentirci protetti, anche quando tutto sembra andare male e pensiamo di essere arrivati al limite, scoprendo che, in realtà, non esiste un limite.

 

 Io sono la prima persona a cui basta poco per perdersi. La mania del controllo e il poter gestire una situazione prendendo una posizione nella mia vita, sono stati i motivi che mi hanno sempre spinta a non perdermi nel corso delle giornate, fino ad ora.

Appena la mia routine è stata sconvolta, ho avvertito un senso di vuoto nello stomaco. Come poter controllare un situazione del genere? Come ci si può sentire tranquilli stando sempre rinchiusi nelle solite quattro mura a non saper cosa fare o da dove cominciare? Mi dispiace dire che non c’è una risposta giusta ed esatta per tutti. Non sono una voce consolatrice, ma realista. C’è chi si sente a proprio agio nel suo spazio e c’è chi, invece, si sente soffocato.

 

Quello di cui non ci rendiamo conto è che tutto questo è una grande lezione. Abbiamo sempre usato la scusa di non avere tempo e ci è stata data l’occasione per sfruttare ore, giornate e mesi, per avere letteralmente tutto il tempo di cui abbiamo bisogno. Lamentarsi tutti i giorni è solo l’attività preferita di chi sta cercando del fiato da sprecare. Staremo anche impazzendo, ma stiamo imparando, giorno dopo giorno e ora dopo ora.

 

Volete sapere come sto trascorrendo questa quarantena? Sto imparando a scoprirmi. Ho scoperto che non mi conoscevo affatto, che mi piace leggere tanto, sperimentare e consolarmi. La compagnia di me stessa è stato un fattore a cui non ho mai dato realmente valore, eppure non mi sono mai sentita così ispirata. Ho scoperto che studiare non è così terribile, che mi piace impegnarmi e fare del mio meglio per portare a termine una cosa, anche se parliamo di finire un film che ho sempre lasciato a metà. Non sapevo neanche che mi piacesse dormire così tante ore, incredibile! Ma soprattutto ho imparato che siamo padroni di noi stessi, perché ognuno di noi può decidere come affrontare una situazione del genere. Non sono qui per dirvi che quando domani vi sveglierete, dovrete sentirvi obbligati a studiare, leggere un libro o a diventare improvvisamente degli esperti di fitness, come in molti vogliono dimostrare.

 

Ciò che finora non abbiamo considerato, è che tutto questo è una questione di scelte e punti di vista. Avete mai pensato di vivere le vostre giornate come se fossero una sfida? Non solo dobbiamo dimostrare il coraggio che abbiamo rispettando le regole imposte, per prevenire la salute di molte persone (che potrebbero essere anche la nostra famiglia), ma dobbiamo anche dimostrare a noi stessi di essere umani.

Cosa vuol dire essere “ umani “? Vuol dire amare la vita, il voler essere costantemente in contatto con gli altri perché, in fondo, siamo stati creati per questo. Essere umani vuol dire innamorarsi di tutte quelle piccole cose che ci sono state tolte e di cui la mancanza ci fa sentire persi e vulnerabili, insomma ci fa perdere noi stessi.

E’ questa la prova: è vero, senza tutto questo siamo deboli, ma possiamo anche dimostrarci forti perché siamo umani, e ce la possiamo fare. E’ questo il vero segreto per sentirci al sicuro e non è una situazione delle migliori, ma possiamo renderla noi migliore a modo nostro e come vogliamo.

 

Riflettete su quanto sia preziosa la vita che a molte persone sta scivolando via ad una rapidità assurda e ricordate che la nostra vita può essere vissuta anche dentro quattro mura, perché esiste dentro di noi e non dobbiamo permettere  che venga strappata a noi come ad altri.

Ecco come la vedo io, e voi? Qual è il vostro punto di vista?

 

Chiara Tornesello

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *