Ad un libro di distanza

A volte è difficile sforzarsi di pensare ad una realtà che non sia la nostra. Guardiamo i notiziari come se fossero vicende a noi estranee, siamo consapevoli del fatto che siano reali eppure non sembrano nemmeno sfiorarci. Quante volte abbiamo acceso la televisione e sentito l’ennesima notizia di violenza senza nemmeno farci caso o magari pensando ” Si ma tanto era una zona malfamata, probabilmente se l’è andata a cercare” eppure ora più che mai capiamo che a volte le cose capitano e basta. Nessuno si è andato a cercare questa epidemia ed ora che ne siamo dentro invece di farci forza ci additiamo vicendevolmente come se trovare un capro espiatorio, qualcuno da colpevolizzare rendesse  la diffusione del virus meno grave, come se trovare un colpevole fosse ora la nostra unica missione. Ho visto gente che si affacciava e spiava dai balconi per urlare ai passanti, ho saputo di persone additate perché passeggiavano consapevoli in cuor loro che probabilmente era proprio quella passeggiata a salvargli la vita, chi per problemi al cuore, ai polmoni. Credo che la prevenzione debba essa messa al di sopra di tutto ma sempre con il buon senso, fare da giustizieri della notte in pieno giorno dai balconi non ci renderà migliori, covare risentimento, rabbia, frustrazione non ci renderà persone migliori. Siamo stati sommersi da un nemico silenzioso troppo grande per noi e ognuno, a suo modo prova a districarsi in questo periodo difficile, c’è chi ha perso dei cari, chi ha la fortuna di averli tutti in salute ed è sereno, chi ha paura di contagiarsi, e le nostre menti tutte diverse reagiscono in modo differente, non possiamo ipotizzare che per una pandemia del genere si possa creare un immaginario ed artificioso pensiero che vada bene per tutti e al quale tutti sappiano adattarsi, ognuno ha i suoi problemi, i suoi bisogni e le sue abitudini ed a suo modo, nel suo piccolo ognuno di noi deve fare la sua parte. Se ci concentrassimo di più su quello che possiamo fare noi piuttosto che sul giudicare quello che fanno gli altri forse piano piano coloro che sbagliano potrebbero rendersene conto, da soli e senza giudizi e se ciò non avvenisse noi sapremmo di aver fatto quel che dovevamo senza giudicare i comportamenti altrui. Ho visto gente che insultava chi cantava dai balconi “perché non è un momento allegro per cantare, ci sono dei morti”, ho sentito chi additava “i ladri di lievito di birra perché l’italiano medio in quarantena cucina, ne usciremo tutti grassi”, c’era chi si arrabbiava con le persone in fila dal tabacchino, in fila al supermercato, in fila dal panettiere, perché aveva la mascherina, la sua invece era abbassata, chi sostiene che sia inutile perché non ha il filtro in carbonio, chi ha i guanti e chi no, chi si disinfetta le mani e chi no. E il gel igienizzante? Ho visto persone isolarsi sempre di più, non parlare coi famigliari, non uscire e lentamente svanire.

Se ci occupassimo meno di giudicare gli altri e partissimo concentrandoci su noi stessi non sarebbe forse meglio?

Nessuno di noi è perfetto, la perfezione difatti non esiste ma dobbiamo anche imparare a confidare nel prossimo e non a guardarlo sempre con occhio sospettoso e giudicante ma con un sorriso e una mano pronta ad aiutare.

Quindi cosa potremmo fare in quarantena per allontanarci dalla cattiveria generalizzata  e dal finto perbenismo che si stanno creando? Potremmo leggere.

La lettura, si sa, fa viaggiare la mente e chi di noi in questo periodo non ha voglia di viaggiare? Pensate poco prima della dichiarazione di zona rossa io stavo organizzando con il mio compagno il viaggio di Laurea, tutto annullato con data da destinarsi. Non vi nascondo la tristezza iniziale eppure questa è la situazione che siamo costretti a vivere tanto vale renderla il più piacevole possibile invece di impegnarsi a sentirne ed apprezzarne tutta la negatività e tristezza che comporta.

Vorrei quindi consigliarvi un paio di letture che amo e che sto riscoprendo in questo periodo di chiusura. 

Ci sarebbero un’infinità di titoli che potrei proporvi ma dato il periodo primaverile che sfavilla  nell’aria, il canto degli uccellini e la vita che sta sbocciando, nasce in me una sorta di desiderio di velato romanticismo. Vorrei essere libera di uscire da queste mura che mi circondano e poter fare un pic-nic in collina, con il sole che mi scalda la pelle ed il vento fresco che mi scompiglia i capelli, vorrei poter guardare la persona che amo negli occhi e chiederle quale panino preferisca, vorrei potermi sdraiare al suo fianco semplicemente per sentire il suo respiro ancora per un attimo. Chi meglio di Jane Austen potrebbe farmi assaporare queste emozioni? Un amore romantico, un po’ scostante, litigarello ma di quello che ad ogni pagina senti il cuore sussultare, come se per un istante fossi tornata quindicenne e così vorrei partire, viaggiare per le campagne inglesi, trascorrere i mei pomeriggi tra chiacchiere futili e tè.

Per ogni animo che come me desidera un po’ di dolcezza e d’amore puro consiglio Orgoglio e Pregiudizio, ragazze lasciatevi cullare dall’eleganza e dal mistero di Mr Darcy in questa quarantena, e per chi leggendo questo consiglio ha già il latte alle ginocchia -Ei! Vi vedo con quelle faccia da “Eccone un’altra che consiglia solo Orgoglio e pregiudizio e bla ba bla”, fermatevi, arriveranno anche i consigli per voi ma non potevo non nominare la mia scrittrice preferita. 

Eccoci infatti a chi proprio in questa quarantena dell’amore non ne vuole sapere, non disperate il mondo è pieno di libri! Per chi avesse un animo più cupo, bisognoso di tensione e di provare quei bellissimi ed adrenalinici istanti prima di un grande spavento consiglio Pet Sematary di Stephen King.

Lo so.. lo so… probabilmente ci saranno dei lettori accaniti che saranno amaramente delusi dalla mia idea di consigliare solo due libri, giustamente c’è chi legge un libro a settimana se non un libro al giorno quindi per voi stilerò una top ten dei miei dieci romanzi preferiti che consiglio e una top 3 di saghe che non potete assolutamente perdervi!

Ma prima a parte gli scherzi, vorrei dirvi come mai come libri singoli ho scelto di proporvi proprio Orgoglio e pregiudizio e Pet Sematary.

Vi sembrerà strano ma ho trovato un’unione tra questi due romanzi, entrambi parlano di una famiglia e nello specifico dei legami famigliari, delle relazioni, nel libro di Jane Austen troviamo una madre apprensiva che vuole a tutti i costi accasare le figlie con uomini benestanti che portino profitto alla famiglia, in contrapposizione ai sentimenti veri ovvero quelli di amore ed odio che Elizabeth inizia a covare per Darcy, centrale però è sempre la figura del nucleo famigliare e così lo è anche in Pet Sematary, una famiglia legata da stretti legami affettivi che si trova a dover combattere una battaglia contro la morte uniti. Mi fermo, non voglio fare spoiler per chi ancora non li avesse letti e quindi anche se può sembrarvi un accostamento anticonvenzionale  vi consiglio visto che ormai siamo tutti costretti a rivalutare i nostri legami famigliari data la quarantena, di prendere coscienza dell’importanza della famiglia.

 

Ma addentriamoci ora nella mia top ten dedicata agli amanti della lettura:

 

1) Il Signore degli Anelli  Tolkien( io l’ho letto anche in lingua originale e vi assicuro che se non lo leggete adesso in quarantena non troverete più il tempo di farlo)

2) Notre Dame de Paris, Victor Hugo ( dedicato ai romantici di cuore)

3) Io e Marley, John Grogan ( perché mai come ora ci vorrebbe un amico a quattro zampe)

4) Io prima di te, Jojo Moyes ( per chi vuole un amore senza limiti)

5) La verità sul caso Harry Quebert, Joel Dicker ( per imparare il potere delle parole)

6) Il Piacere, D’Annunzio ( per comprendere le tante sfaccettature dell’amore)

7) It, Stephen King ( un po’ di paura non fa mai male soprattutto se ci porta riflettere sulle nostre)

8) Il profumo, Suskind ( per comprendere l’amore perverso)

9) A spasso con Bob, James Bowen ( per comprendere il valore della vita

10) L’ipnotista, Lars Kepler ( per esplorare i confini della mente umana)

 

Ed ecco la top 3 delle saghe che vi consiglio:

 

– La Psichiatra di Wulf Dorn che proseguirà con altri capitoli, riguardanti l’indagine della mente, psicopatici, omicidi, inganni e sotterfugi tra realtà e paranormale

– L’ipnotista di Lars Kepler che proseguirà con altri romanzi che vedranno sempre come protagonista l’ispettore Joona Linna

-Harry Potter, J.K. Rowling perché va letta almeno una volta nella vita

 

Un ultimo consiglio libroso per voi, da qualche settimana è uscita una collana che io personalmente sto amando, Storie senza tempo, è una collezione dedicata solo a scrittrici che hanno fatto la storia, per chi come me fosse un appassionato la consiglio perché merita davvero, la trovate in tutte le edicole!

Vi auguro così che la vostra quarantena possa trascorrere un po’ più serenamente e velocemente e chissà magari troverete qualche frase da dedicare alla persona che amate mentre aspettate di rivederla oppure a voi stessi perché ricordatevi che bisogna trovare il tempo di coccolare il nostro animo. Le parole che siano passate, presenti o future possono farci da scudo, sempre.

Un abbraccio ad un libro di distanza.

 

Chiara Ferretti.

 

Qui trovate il Blog di Chiara https://chiaramente134122579.wordpress.com/

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