“BUY LESS,CHOOSE WELL,MAKE IT LAST”: Un tuffo nella cultura Vintage

Navigando in rete capita sempre più spesso di venire a contatto con parole quali “Thrift
haul”,”Vintage”,”re-used”o ”Flea Market”. Ciascuna di queste parole sono tendenze nuove nate in
America e di seguito sviluppatesi in tutto il mondo più o meno uniformemente soprattutto grazie ai
Social Networks.
Lo scopo principale di questo movimento è ridare una vita a oggetti ormai considerati “out” o
semplicemente caduti in disuso e ha contagiato vari ambiti,dalle automobili ai videogiochi,dalla
musica alla moda,per citarne soltanto alcuni.
Parlare di Vintage e usato è quasi impossibile per un articolo soltanto perciò mi dedichero`
soprattutto al fenomeno dei mercatini del riuso e delle pagine dedicate Online.
In Italia negli ultimi anni si ha assistito ad una crescita esponenziale di appassionati d`antiquariato e
di conseguenza ci si è dovuti adeguare allestendo mercatini in tutta Italia ogni Weekend.L`Emilia
Romagna è uno dei capisaldi di questo fenomeno giovane con I suoi 10 mercatini sparsi in vari
punti della regione ogni domenica. In testa abbiamo il Lazio seguito da Lombardia,Sicilia,Toscana e
via dicendo.
Inoltre possiamo vantare uno dei mercatini dei più longevi proprio a Modena in Piazza
Grande(“L`antico in Piazza Grande”) con oltre 100 espositori ogni weekend dal 1978.
A Parma invece,due volte l`anno(Autunno-Primavera),ha luogo il “Mercante in fiera”,un evento di
dimensioni colossali distribuito in 3 o 4 padiglioni alle Fiere di Parma.
Dopo aver chiarito qualche numero,la domanda sorge spontanea: “ perché questo fenomeno attira
sempre più gente?” e “quali sono le età maggiormente coinvolte?”.
Partendo dalla seconda domanda la risposta è semplice e diretta:”L`antiquariato non ha età ”.
E` un mondo talmente vasto da comprendere tutte le fasce. Ne fanno parte sia I neofiti desiderosi di
fare un “tuffo” nel passato sia gli estimatori esperti e sempre più le nuove generazioni.
Per rispondere alla domanda del “perche` l`usato attira sempre di più ” bisogna attingengere invece
allo sviluppo di nuove mode come l`eco-friendly. Riciclando e usando la propria fantasia,ad
esempio,ci si puo` creare un guardaroba unico grazie a “chicche” uniche.
Sicuramente il Re-used ha tanti pro e nessun contro. Non a caso la nota e rriverente stilista
britannica Vivienne Westwood ripete quasi come un mantra “Buy less,choose well,make it last”
cercando di convincere le persone a dar più valore ai propri acquisti,che siano abiti o qualsiasi altra
cosa.
Per chiarire le parole citate ad inizio articolo voglio far riferimento a varie pagine Instagram e canali
Youtube,ciascuno dei quali offre un proprio punto di vista sul Vintage.
Partiamo con due sorelle americane specializzate in Thrifting Haul,cioe` video in cui vanno alla
ricerca di abiti e accessori condividendoli sul loro canale Youtube @Studio86. I video sono
divertenti retroscena e spezzoni dei loro girovagare in enormi negozi zeppi di vestiti e oggetti
strampalati.
Una visione simile è condivisa anche da una multitudine di altri canali YT tra cui @Nayva.official e
il suo equivalente maschile ,@Paq.official. Il comun denominatore di questi gruppi ragazzi e
ragazze di etnie diverse è lo sfidarsi in Challenges,cioe`in sfide a suon di Outfit e tanto
divertimento
@acidocitricox invece è una ragazza italiana tutta sale e pepe che filma video e posta foto inerenti
alla sua visione del Re-used.
Se invece preferite video dedicati allo styling meglio puntare su canali YouTube professionali come
@thenotoriouskia e @TheLineUp. Ad ognuno il proprio stile.
Ma del resto,dopo aver chiarito numeri e l`obiettivo dei Flea market,va spiegato il perche`del
successo di questo fenomeno in ascesa.
Sono anni che bazzico I mercatini della zona e il piacere sta proprio nell`uscire,nell`incontrare
persone(e personaggi) di ogni tipo,eta` e genere. Il vintageè quasi una religione e per alcuni un
lavoro serio,
Anche I mercatini cambiano stile da regione a regione in base alla cultura del luogo e alle proprie
usanze(e di seguito cambia il pubblico che partecipa).
Anche se il piacere dello scovare cio` che cercavi e di scoprire chicche insospettbili è
incomparabie,c`è chi si dedica a questa ricerca estenuante ma divertente sulla rete.Al giorno d`oggi
I siti dedicati all`usato e al vintage si stanno moltiplicano e le soffitte dei nostri nonni si stanno
riscoprendo delle fonti di sorprese fino ad`ora insospettabili.Infatti la filosofia del riuso sta tutta nel
fatto che cio` che a qualcuno puo` sembrare inutile puo` rivelarsi per qualcun`altro.
Di seguito segnalo due pagine che trovo interessanti e complete.
Per primo voglio citare @REused,una pagina nata a Reggio con il motto “#Freak #Cheap
#Unique” ,perfetto per descrivere in tre parole la missione principale del riciclare.
Per I più sofisticati invece cito @VestiareCollective,un sito di compravendita di marchi riconosciuti
internazionalmente.
I desideri ,si sa, possono mutare nel tempo con noi.Un esempio?Se fino a qualche tempo fa ero
sempre a caccia di Vinili delle mie bands anni `70-`80 preferite,ora il mio scopo è virato sul ridar
una nuova vita a capi d`abbigliamento che attendevano soltanto me.E il piacere sta proprio nello
scoprire questi piccoli e insospettabili “tesori” ricoperti con una patina del tempo impareggiabile.
Voglio finire con un elenco dei Flea Market piu` famosi del mondo che fungono da modelli.
Primo tra tutti Portobello Road Market,una via nel cuore del quartiere Notting Hill di Londra
dedicata unicamente a negozi e botteghe alternativi.L`atmosfera assomiglia ad un concerto Punkunderground sempre in corso.Probabilmente questa parte della capitale inglese non è mai uscita
dagli anni `70.
Sempre in Europa,”Les Puces de Saint-Ouen” a Parigi è un altro dei capisaldi dei Flea Market.
Per finire brevemente una lista altrimenti infinita,chiuderei con “El Rastro”,il più grande e antico
mercatino di Madrid.
Tutti andrebbero visitati almeno una volta nella vita anche soltanto per respiare per qualche ora la
vita quotidiana dei residenti del luogo.

Elisa Cavini

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